Il COLUBRO LEOPARDINO Vita in natura ed allevamento in cattività

INTRODUZIONE

Il "Colubro Leopardino", già conosciuto nella Magna Grecia, era considerato serpente sacro e come tale venerato, insieme a Elaphe Longissima ed Elaphe Quatorlineata, nei santuari dedicati ad Esculapio. Divenuto a causa di una eccessiva antropizzazione dell'ambiente, sempre più raro, è adesso, con il Cervone uno dei serpenti europei più in pericolo di estinzione (anche se non in Sicilia dove è numeroso). Nonostante dal primo Giugno 1982 l' Italia abbia ratificato la "Convenzione di Berna" del 19 Settembre 1979, con la quale il Paese si impegna nell'articolo 1 alla protezione degli habitat e con l'articolo 6 vieta la cattura, la detenzione, il commercio, e l'uccisione intenzionale di Elaphe Situla, Coluber Hippocrepis, Coronella Austriaca, Elaphe Longissima, Elaphe Quatuorlineata, Vipera ammodites, e Viper Ursini, questa tuttavia, per la mancanza di controlli operativi validi è rimasta inoperante. Ci auspichiamo per il futuro una più severa applicazione della Legge.


DISTRIBUZIONE E DIFFUSIONE

In Italia Meridionale ( Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), nella ex Iugoslavia (zone costiere), Grecia, Albania Occidentale, ex URSS, Bulgaria meridionale, Turchia Occidentale ed isola di Malta. In Sicilia pare essere più diffuso nella costa Orientale e a Sud dell' Isola. Particolarmente numeroso nella zona che va da Catania, compresa Catania città, dove in giardini privati abbiamo riscontrato la presenza di due neonati, due adulti, ed una femmina della varietà striata anche se quest' ultima, si ritiene fosse probabilmente di qualche appassionato, visto che questa varietà non ci risulta essere esistente in Sicilia, fino alla zona del siracusano particolarmente nella zona di Sortino, nella Valle dell'Anapo, di Lentini ecc. Notevolmente diffuso anche in Puglia, particolarmente nel Salento dove risulta esserci anche la varietà striata.


Areale di diffusione dell'Elaphe situla "Colubro leopardino"
(da Serpenti d'It. e Eur. di S.Bruno)


DESCRIZIONE

Ofidio facile da riconoscere per i suoi colori brillanti : ha infatti un colore di fondo grigio, grigio oliva, con macchie rosse che possono in alcune varietà essere fuse tra loro e formare due fasce longitudinali parallele orlate di nero. Esistono almeno cinque varietà : leopardina, striata, situla, metaxa, cruentata. Particolarmente bella la varietà metaxa in cui il colore rosso interessa anche le macchie laterali a differenza delle altre varietà in cui sono nere. La specie raggiunge dimensioni modeste, non superando il maschio generalmente il metro e le femmine il metro e venti. Animale che predilige la vegetazione Mediterranea, lo si può trovare più facilmente nelle località alluvionali, vicino fiumi o ruscelli, ma anche nei muretti a secco, nei fienili, granai e cataste di legno. Dal livello del mare si spinge generalmente fino a 600 metri di altitudine, tuttavia in Sicilia anche oltre, come ad esempio sull' Etna.


LA BIOLOGIA

Normalmente diurno, è possibile incontrarlo anche la sera all' imbrunire o nelle prime ore del giorno. Mordace se catturato è molto agile e veloce. La latenza invernale, in natura, inizia a Novembre e si protrae fino a Marzo anche se nei paesi con climi più freddi inizia prima e dura più a lungo. L'accoppiamento avviene tra Maggio e Giugno, e la femmina 45-60 giorni dopo l'amplesso depone da 2 a 5 uova eccezionalmente 7; i piccoli nascono due mesi dopo e sono lunghi tra i 25 ed i 30 centimetri. Questi ultimi si nutrono di lucertole ma anche di insetti, mentre gli adulti di roditori.


ALLEVAMENTO IN TERRARIO

Per la sua bellezza è attivamente ricercato dagli appassionati, tuttavia non è un colubro adatto al neofita, fatta eccezione per quelli nati in cattività. Per farlo ambientare conviene disporre di un terrario, le cui misure standard di 80 x 40 cm sono sufficienti per una coppia. La temperatura del substrato deve variare secondo i settori e deve essere verificata la eventuale presenza di endoparassiti ed ectoparassiti, e qualora riscontrata eliminata. Fatto questo l'animale dovrebbe acclimatarsi senza problemi.


Differenti ornamentazioni delle varietà quadrilineata, striata e leopardina
(da Serpenti d'It. e Eur. di S.Bruno)

Conviene, comunque allevare animali nati in cattività per almeno due buone ragioni : prima di tutto così facendo non si depaupera la erpetofauna locale, essendo anche protetta, e secondariamente il serpente nato in cattività non dà problemi di adattamento e si riproduce più facilmente. Per l' accoppiamento è necessario possedere una coppia sessualmente matura di almeno tre anni e di una lunghezza non inferiore agli 80 cm.. Bisogna inoltre fare trascorrere agli animali una latenza invernale staccando il riscaldamento del terrario nel periodo tra Novembre e Dicembre , portando la temperatura tra i 16° ed i 20° C, solo dopo che l'ospite abbia completamente digerito. I primi di Marzo la temperatura va rialzata gradualmente fino ai livelli normali di stabulazione. Possono esserci periodi di digiuno durante la fase di accoppiamento che comunque sono fisiologici. Le uova vanno incubate ad una temperatura di 27/30° C ed una umidità dell'aria non inferiore all'80%. Con queste condizioni climatiche si schiudono 55/60 giorni dopo la deposizione ed i piccoli possono essere nutriti con topi neonati, che costituisce la soluzione più semplice, per la facile reperibilità, o anche con piccole lucertole. Gli adulti sembrano preferire, in cattività, prede di dimensioni relativamente modeste rispetto alla loro capacità ingollatoria. Speriamo con questo articolo di avere dato, seppure sinteticamente, delle indicazioni utili a chi vuole allevare o anche soltanto osservare in natura questo splendido animale. Ricordiamo inoltre che per allevare questo Colubro è necessario essere muniti della relativa autorizzazione.

Maurizio Nicita
A
ssociazione Erpetologica Siciliana


BIBLIOGRAFIA :

  • Arnold/Burton: Guida dei rettili e degli anfibi d'Europa-F.Muzzio editore 1985
  • Bruno S.: Guida ai serpenti d'Italia- Giunti Martello editore 1985
  • Bruno S. : Serpenti d'Italia e d'Europa- G.Mondadori editore 1990
  • Cacopardi S.: Guida all'ambiente dell' alta valle dell'Anapo- 1991
  • Gennari Litta : L'arte del terrario- edizioni Olimpia 1985
  • Vàclav Lanka & Zbysek Vit : Rettili e anfibi- Istiuto Geografico de Agostini 1986
  • Hans Wilhelm Smolik : Enciclopedia illustrata degli animali-IV vol.-Feltrinelli editore 1972
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